Tuglie, al Museo della Radio la storia si ascolta

Una collezione di oltre centro esemplari per conoscere l'evoluzione dei sistemi di trasmissione e di ascolto

Ci accompagna, senza essere mai invadente, durante le nostre giornate. Lo fa da almeno 100 anni e non smette mai di annoiare, non cedendo mai il passo alla tv. La radio, suono e musica che vengono da lontano, a Tuglie trova la sua migliore rappresentazione. Tra apparecchi voluminosi, antenne e rari esemplari, al “Museo della radio” tugliese la storia non solo si vede, si ascolta anche. Ma la radio non è solo una compagna di viaggio, può anche diventare una passione, come quella del signor Salvatore Giuseppe Micali, appassionato ricercatore che, durante i suoi 35 anni di carriera militare come Capo radiotelegrafista nella Marina Militare italiana, grazie ad una minuziosa e attenta ricerca, anni di dedizione e di certosino lavoro, è diventato proprietario di una ricca collezione di radio d'epoca.

Costantemente a contatto con strumenti ed apparecchiature radio (anche suo padre era stato in Marina e gli aveva trasmesso un interesse per il mondo delle comunicazioni via etere), Micali è diventato conoscitore esperto di strumentazioni di comunicazione, riuscendo a recuperare, grazie al suo fiuto da perfetto segugio, diversi pezzi spesso di notevole valore storico, nei vari luoghi in cui la sua nave attraccava. Una lingua che può sembrare sconosciuta, quella della radio di un tempo, a partire dal 1901, quando Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere una sola lettera, la “S”, attraverso l’Atlantico, dalla Cornovaglia al Canada.

Il Museo ospita una ricca collezione: sono custoditi, infatti, oltre cento pezzi, comprese le prime sperimentazioni radiofoniche. Punto di partenza è stata una fortunatissima Mostra di Radio d'Epoca organizzata dall'Assessorato alla Cultura di Tuglie, con il contributo della Provincia di Lecce e con la consulenza della Fondazione “Guglielmo Marconi” nel 1995, in occasione del Centenario dell'invenzione della radio. Un’iniziativa di grande successo che ha portato all'acquisto della pregevole collezione di apparecchi radio e strumentazioni scientifiche per rendere il patrimonio di pubblica fruizione. Si è proceduto poi al recupero e alla ristrutturazione dell'antico stabile annesso all'ex frantoio Marulli, in via Vittorio Veneto e all'allestimento degli spazi espositivi del Museo.

Nella struttura, inaugurata il 17 aprile del 2004 alla presenza di Pippo Baudo, vengono conservati materiali rari e di grande pregio, che consentono di ricostruire la storia della radiofonia e della telefonia. La Collezione Micali documenta in modo accurato l'evoluzione dei sistemi di trasmissione e di ascolto: dal trasmettitore telegrafico automatico Edison (USA 1893) ai ricevitori a galena, dai ricevitori di primo Novecento a quelli degli anni Settanta. Il Museo si presta inoltre a itinerari didattici adatti anche ai più piccoli, e laboratori di restauro degli apparecchi radiofonici e seminari tematici sulle telecomunicazioni. Naturalmente è possibile partecipare a una visita guidata della collezione museale, grazie anche alla presenza del signor Micali, che illustra i segreti degli apparecchi e i progressi della tecnologia.

La struttura oggi fa parte a pieno titolo del Sistema Museale della Provincia di Lecce, un'ampia rete di musei civici, diocesani o di fondazioni in cui rientrano anche il Museo Civico Messapico di Alezio, i Musei diocesani di Nardò e Gallipoli e quelli di San Cesario di Lecce, Muro Leccese e Santa Maria a Cerrate.

Indirizzo: Via Vittorio Veneto 114, 73058 Tuglie
Apertura al pubblico:
periodo invernale giovedì e sabato 17.00 - 20.00
periodo estivo giovedì e sabato 18.00 - 21.00
Sito web: www.museoradiotuglie.com